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martedì 2 dicembre 2014

Vaccini killer, parla il sindaco Marino: "Ho preso il Flaud ma sono ancora vivo"

«Anche io mi sono vaccinato con il Flaud, ma sono ancora qui...» Così il sindaco di Roma, Ignazio Marino, a margine dell'inaugurazione della Casa della Salute Prati-Trionfale, in merito alla vicenda del vaccino antinfluenzale sospettato di avere ucciso pazienti in tutta Italia. 
 «È evidente che é una questione che richiede un approfondimento scientifico molto accurato. Io personalmente posso dire che negli ultimi quattro giorni ho fatto sei differenti vaccini: quello per l'influenza, quello per il tetano, per la pertosse, tutti i richiami che dovevo fare perché scadevano dopo 10 anni. Io credo nel valore di una medicina moderna, basata sulla vaccinazione. Certamente - ha aggiunto il primo cittadino - questi sono fatti molto gravi che devono essere approfonditi da una commissione di esperti».

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martedì 25 novembre 2014

Tiziano Ferro, ecco il cofanetto Tzn: "Tutta la mia storia tra hit storiche e inediti"

S'intitola Tzn - The best of Tiziano Ferro il nuovo lavoro del cantautore di Latina in uscita oggi, ma non si tratta solo di una raccolta. Il cofanetto, da due a quattro cd, Lp, 45 giri, duetti e album fotografico a seconda della versione, contiene anche un totale di 16 inediti nella Special fan edition e racconta la storia in musica di Ferro anche prima del successo raggiunto con Xdono. 
Tiziano Ferro, l'album in uscita oggi non può dunque essere definito come un semplice best of...


«È la scatola della mia memoria, da cui è rimasto fuori pochissimo. Ma ho voluto fare qualcosa di diverso da una semplice raccolta, che mi avevano già chiesto per i dieci anni di carriera nel 2011 ma per la quale non ero pronto. Per me era importante raccontare anche quello fatto prima di raggiungere la prima popolarità, quando andare in studio significava fare conti precisi e prendersi delle responsabilità. Non è un best of ma è la mia verità».  Tra tanto pop d'autore, questo lavoro rivela anche un'anima swing. Com'è emersa?
«Il brano Se il mondo si fermasse doveva essere il primo singolo di un disco swing che non sono mai riuscito a finire. Il progetto, nato dall'incontro con Dean Martin, l'ho abbandonato ma ho salvato qualche canzone».  La prossima estate, poi, sarà il momento di un vero e proprio tour negli stadi (Torino, Firenze, Roma, Bologna, Milano e Verona)...
«In questo mestiere a un certo punto si rischia di cadere nella routine e lo stadio è qualcosa che ti rimette in gioco. Nel 2012 ho fatto un concerto allo Stadio Olimpico, ma l'ho affrontato con l'incoscienza del principiante. Da allora ho studiato guardando gli altri, come ad esempio Ligabue e Jovanotti».  Cos'è cambiato in tanti anni nel modo di fare musica di Tiziano Ferro?
«So cosa non non è cambiato: l'insicurezza. Ogni giorno mi chiedo se sto facendo davvero la cosa giusta e se voglio continuare a farlo. Questo modo di fare è quello che mi fa vivere la musica in modo disincantato».