venerdì 16 agosto 2013

MARION BARTOLI SI RITIRA DAL TENNIS: "IL MIO FISICO NON REGGE PIÙ"

«È giunto il momento di ritirarmi. Questo è stato l'ultimo match della mia vita, mi dispiace». Un fulmine a ciel sereno ha aperto la conferenza stampa di Marion Bartoli, numero 7 del tennis mondiale, dopo la sconfitta contro la romena Simona Halep nel secondo turno a Cincinnati. A meno di un mese e mezzo dal suo trionfo a Wimbledon - primo titolo del Grande Slam sugli otto del suo Palmares - e due settimane prima degli Us Open, a neanche 29 anni (li compirà il 2 ottobre), la regina del tennis francese appende la racchetta al chiodo.
LE MOTIVAZIONI »Il mio fisico non ce la fa più, ho avuto parecchi infortuni da inizio anno, sono nel circuito da tanto tempo. Ho spinto al massimo ed ho speso tutto quel che avevo durante Wimbledon, davvero sento di aver dato tutta l'energia che mi era rimasta in corpo«, ha spiegato la Bartoli. Sull'erba del prestigioso torneo londinese »ho realizzato il mio sogno e questo resterà con me per sempre, ma adesso il mio fisico non riesce più a sopportare tutto ciò«, ha aggiunto, raccontando che ormai provava »dolore dappertutto dopo 45 minuti o un'ora di gioco«. Con il suo tennis poco ortodosso, la Bartoli ha vinto otto titoli, cominciando da Auckland nel 2006. Poi, Tokyo, Quebec City, Monterrey, Stanford, Eastbourne e Osaka, Fino a quel magico 6 luglio 2013, a quella vittoria sull'erba più ambita del mondo - dove sei anni prima, sempre in finale, aveva dovuto cedere a Venus Williams - contro la tedesca Sabine Lisicki; sogno e coronamento di una bella carriera, impresa tale da appagare per il resto della vita. »Tutti ricorderanno il mio titolo a Wimbledon, nessuno ricorderà il match giocato qui«, ha commentato, saggiamente ma con un pò di malinconia, dopo la sconfitta, per 3-6 6-4 6-1, subita a Cincinnati ad opera della Halep, n. 25 del ranking. E adesso? »Ci sono tante cose da fare nella vita oltre a giocare a tennis, sono sicura che qualcosa troverò. Ho solo bisogno di un pò di tempo per assestarmi«.